Non vedere conviene - Caproespiatorio

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Non vedere conviene

Vergogna!

Non vedere conviene?


Affrontiamo un tema tanto caro al marketing che ricalca gli stereotipi che ci guidano quotidianamente. Come percepiamo la realtà? La percepiamo attraverso i nostri sensi oppure ciò che osserviamo è mediato dalla nostra cultura? Dalle nostre necessità intime? Dico cio perché quanto sto per descrivere è quel meccanismo che mi ha convinto, o se vogliamo indotto a prevalere verso una scelta piuttosto che un altra. Questa modalità è insita fin dalla nascita nel credo cattolico con il racconto del paradiso terrestre. Vedremo in seguito che la scelta di Eva prima e Adamo poi, sono mediate in questo caso dal serpente (la creatura più intelligente del paradiso...) Cosa accade infine, assistiamo ad una scelta indotta (mentalismo? Marketing?) da una creatura nel caso del racconto biblico che produrrà in coloro che ascoltano la soluzione alla soddisfazione dei propri bisogni. Questo meccanismo psicologico permea tutta la nostra realtà cognitiva, non è una violenza vera e propria, ma induce le persone a sentirsi in un caso a proprio agio, se possiedono determinati oggetti, fuori luogo se non li si possiede. Gli oggetti distinguono i ceti sociali, il buon gusto dal kitch, e tanti altre etichette che servono per dividere in ulteriori sottocategorie la nostra realtà. Ma cosa a che vedere questa disquisizione con l'organizzazione damanhur? Proprio quanto citato nel racconto biblico e cioè una organizzazione che induce attraverso la soddisfazione delle necessità sociali, economiche, spirituali, ecologiste, umaniste di coloro che si avvicinano per curiosità, per desiderio, per noia, per convinzione. Proprio come è accaduto a me, inseguendo un sogno, un ideale, una utopia. Poi col tempo le necessità primarie, considerando la piramide di maslow, si adeguano a ciò che trovano, in fondo si tratta pur sempre di gruppi umani, in cui le emozioni o i sentimenti interagiscono tra le persone. Si resta per amore, per convinzione, per determinazione, ma anche perchè alcuni di loro non saprebbero dove andare, perché i propri figli sono ancora adepti convinti, perchè i propri fratelli o sorelle sono rimasti ancora coinvolti, oppure i genitori, insomma ci sono tante ragioni per restare ma altrettante per scappare. Andarsene non è uno scherzo come raccontano i portavoce dell'organizzazione, andarsene significa nel mio caso perdere tutto, affetti, amicizie, denaro e contributi pensionistici. Il mio caso non è l'unico.
Quindi il tema di questa disquisizione è:
"Quanto è importante un atteggiamento o una location rispetto alle personali esigenze e convinzioni?"
E' davvero sufficiente trovare la disponibilità alla cortesia per legittimare la buona fede? Come spesso accade, le persone che contatto, mi raccontano la loro esperienza e sono contrariati o più spesso increduli quando racconto loro un altro tipo di realtà che riguarda però la stessa organizzazione damanhur. Nessuno di loro ho notato, possiede quel discernimento sufficiente per capire che una realtà settaria non può per sua conformazione accogliere altre realtà se non per altri scopi. Se le persone prima di andare loro in visita, visitassero il mio sito, probabilmente leggerebbero quella realtà in modo diverso.
D'altro canto non biasimo nessuno se non sono a conoscenza del fatto che la "gentilezza" è una regola di meditazione, così come l'ordine e la pulizia. Quando si applica una regola e nello specifico una regola dettata dalla scuola di meditazione, non si scherza, ne va della propria carriera, ma significa anche che su quei punti ci sono gravi carenze, ecco scendere vertiginosamente sotto i piedi una se pur minima idea di spiritualità, di nuova socialità. Voi non avrete modo di vedere quelle persone sorridenti che vi accolgono nelle locations per u giro turistico, durante una riunione di nucleo mentre vomitano il proprio veleno contro altre persone dello stesso gruppo solo perchè la pensano in modo differente, non li avrete contro, quando chiederete delle soluzioni solo perchè non siete entrati nelle loro grazie. Non subirete il mobbing dei gruppetti autodeterminati, non subirete la sensazione di essere inascoltati perché vi sono sempre delle esigenze superiori. Voi non saprete mai quali sono i reali scopi che muovono in una certa direzione gli adeti, voi subirete solo il fascino di una bella donna o uomo che vi piaccia, salvo poi fare i conti col tempo, col suo caratteraccio.
Quindi invito tutti coloro che hanno visitato l'organizzazione damanhur a non profondere inutili aggettivi qualitativi per pura piaggeria, perché non saprete mai con cosa avete a che fare, se non ci avete vissuto una decina di anni come ho fatto io. E quest'ultima frase la dedico al Prof. Luigi Bersano, al Prof. Massimo Introvigne, alla Prof.sa Maria Macioti, Alla Dott.sa Raffaella Di Marzio ed a tutti gli altri esponenti del libero pensiero, un conto è essere ospite gradito, un altro è essere iniziato ai misteri di horus.
Meditate!

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