Esaltazione della banalità - Caproespiatorio

Vai ai contenuti

Menu principale:

Esaltazione della banalità

Vergogna!
 

OVVERO. . . BUONI A TUTTI I COSTI!


Ma la domanda che dovrebbero porsi le persone prima di avvicinarsi a quel tipo di realtà è la seguente: "E' proprio necessario far parte di quella realtà per sentirsi buoni?" L'ovvia risposta è no! I principi di ispirazione in una società moderna affrontano gli stessi temi quali: l'ecologia, le energie rinnovabili, il rispetto della natura la giustizia e la dignità umana. Sono perseguibili da chiunque, senza la necessità di saltellare in un cerchio di pietra o di evocare "spiriti della natura" Soprattutto tenendo conto che le azioni di quella realtà comunitaria non collimano affatto con gli obbiettivi che si prefiggono. Ma vediamo queste discrepanze nel dettaglio cominciando dal passato:
Il Tempio scavato nella roccia (ancora oggi scavato) è il risultato di un abuso edilizio in un territorio idrogeologico protetto, grazie ad un emendamento venne condonato. Quindi è vero che adesso è "regolare" per lo meno nelle sue parti conosciute, ma sempre di abuso e di violenza sul territorio si tratta. Inoltre le sue belle sale sono composte da cemento armato, materiale che poco a che fare con l'ecologia, anche se svolge il suo compito egregiamente evitando che crollino sulla testa dei visitatori.
La cosa curiosa è che loro si vantano di aver ottenuto il guinnes dei primati per i 6000 metri cubi di roccia scavata nel tempio, ma la domanda che interessa un ecologista è dove è stata scaricata tutta questa roccia?
Il Bosco Sacro, una manciata di ettari di terreno prevalentemente di bosco di castagni, in passato vi furono approntate una serie di strade che univano i vari luoghi nel bosco, alcune abitazioni, luoghi di meditazione e quant'altro. Strade carrabili illuminate da lampioni, capite...lampioni al neon in un bosco, provate ad immaginare il lavoro per cablare tutti quei lampioni ed il disastro ambientale sia per la flora che per la fauna che si sono visti illuminare il bosco di notte, solo per soddisfare la megalomania del "maestro spirituale". Poi un giorno madre natura sembra non sia stata d'accordo col progetto e con una scarica di fulmini bruciò tutta la linea (almeno questa è la storia che raccontavano ai giovani adepti) Ad oggi i lampioni rimangono conficcati nel terreno come lapidi a ricordo di un passato scempio, l'importarte è credere nella natura!
La storia del Bosco Sacro non finisce coi lampioni, negli anni i simpatizzanti della natura hanno trasportato tonnellate di pietre per disegnare sul terreno cerchi di pietra, i famosi circuiti per la meditazione che si possono osservare anche su google earth. Pietre stondate la cui maggior parte proviene dal fiume chiusella e sì avete proprio inteso bene, hanno modificato parte degli argini del fiume per decorare il loro bosco!
Queste belle pietre stondate vengono annualmente dipinte, questa manutenzione suggerisce che lo scolorimento, depositi le sostanze coloranti nel terreno, non mi sembra che si possa raccontare così l'ecologia.
Ma non finisce quì, per celebrare maggiormente la natura, in una porzione di quel bosco che all'epoca si diceva facesse parte di una area protetta, sorse in poco tempo un villaggio su palafitte, inizialmente innocuo poi con la necessità di nuove abitazioni richiese un progetto più consistente, quindi vennero effettuati scavi nel bosco per le tubature dell'acqua, per i tubi del gas e delle fogne, per i cavi dell'energia elettrica. Questo luogo ormai famoso per le sue casette in legno, si chiama villaggio arboricolo e sorge ad una altitudine media di tre metri ovvero appena sotto le chiome dei catagni, che godono degli scarichi delle caldaie delle stufe e della luce che si diffonde nel bosco dalle casette e dai lampioni che illuminano il villaggio!
Questa realtà è così attenta alla natura che per darne notizia al mondo usa depliant patinati, stampa i suoi giornali interni e le comunicazioni d'ufficio su carta comune sbiancata con grande quantità di stampanti a getto e laser sparse ovunque senza alcuna attenzione all'inquinamento da micropolveri per i suoi utilizzatori, però hanno allestito un contenitore dove gettare toner esausti e cartucce, e fanno la raccolta differenziata, anche se lo spirito ecologista suggerirebbe di ridurre i rifiuti non solo differenziarli.
Cosa dire poi dell'utilizzo indiscriminato dei mezzi a motore, un continuo viavai di automobili su e giù per il tempio, su e giù per Vidracco, ora per le serate di Oberto, ora per gli incontri di meditazione, ora per i gruppi di discussione, una micro città che si muove su quattroruote dalla mattina alla sera.  Hanno provato tante soluzioni anche i passaggi combinati, ma poi è difficile, poco pratico e mal si sposa con il carico di impegni della vita di un adepto della comunità damanhur, esattamente come per il resto del mondo industrializzato, allora c'è da domandarsi perché questa costante ostentazione di valori disattesi, quando sarebbe più semplice mostrarsi per quel che si è e cioè delle persone comuni che affrontano i limiti e le contraddizioni della nostra moderna società?
Forse la risposta si trova da un altra parte, come spesso cito nei miei vari articoli, e cioè nel volume di affari stimato di circa 24 milioni di euro tra immobili e fatturato, ecco che allora tutti i buoni propositi suonano più semplicemente come una pubblicità subliminale, che deve aumentare i profitti del loro prodotto che nasce sotto il nome di "spiritualità ed ecologia", come i corsi di risveglio dell'anima, come gli strumenti magici, le loro "self" o monili di rame per la salute e la meditazione, i libri del perfetto adepto, i quadri magici del "maestro spirituale". Tutti prodotti propedeutici alla rinascita dell'uomo nuovo, già razzista di se stesso!
Insomma una ben avviata Holding Company, che sfrutta l'ingenuità delle persone. Il prodotto della new economy per un mondo pulito!

Torna ai contenuti | Torna al menu