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VOLEMOSE TANTO BENE...
Il regalo che il maestro Oberto attende da sempre, è che tutti gli adepti si amino incondizionatamente. Ad una prima lettura sembrerebbe una idea ancestrale, scaturita dalla mente illuminata di un moderno maestro spirituale, sennonché valutandola anche da altri punti di vista ci accorgiamo ad esempio che il concetto di amore incondizionato non è poi una novità e sembra fotocopiata degli insegnamenti che Gesù impartiva ai suoi Apostoli. Non è infatti un caso che la filosofia della comunità damanhur seppure dichiaratamente anticattolica, attinga abbondantemente tra le sue liturgie e rituali, quasi a sovrapporsi. Cambiano i nomi, e i luoghi di preghiera, ma la ritualità scandita nella giornata ricalca verosimilmente quella monacale, fatta di preghiere mattutine, di lodi, di benedizione al cibo, di veglia al defunto, ect ect. Comunque ad oggi l'amore incondizionato nella comunità damanhur vaga come uno spettro tra i vari gruppi o nuclei familiari e sembra proprio non attecchire chissà, forse i troppi impegni, forse l'abitudine alla presenza delle stesse persone, il carattere certamente non aiuta e mal si sposa con la competizione per il raggiungimento dei personali obbiettivi. Tutto ciò in un contesto normale sarebbe considerato un aspetto critico dovuto alla convivenza forzata, ma l'ufficio pubbliche relazioni con l'esterno della comunità, preferisce non approfondire troppo certe argomentazioni, utili per coloro che decidessero di avvicinarsi per fare una esperienza. Si preferisce addolcire il tema scomodo con la solita retorica che sottolinea come l'unione di più persone generi un risultato esponenzialmente più alto della semplice somma degli individui, di come la sperimentazione dei nuclei familiari abbia soppiantato la Famiglia originale, salvo poi col passar del tempo assistere alle sempre più frequenti contraddizioni, tra il detto ed il mai compiuto. Quindi tutta la retorica che sottolinea presunti risultati ed ignora i fallimenti serve solo a vendere il prodotto damanhur e sì, perché per essere un damanhur, devi spendere un sacco di soldi, acquistando quei prodotti che il maestro spirituale fabbrica per la tua evoluzione. Infine al tema dell'amore di potrebbe sostenere una nuova teoria, poco spirituale ma molto commerciale, come l'aspetto ideale del perfetto cliente, tanto innamorato da ignorare i prezzi.
Nella comunità damanhur si è liberi di amare chiunque, ma che nessuno tocchi l'osso a qualcun'altro o sono dolori.
Il tema dell'amore è solo uno dei tanti temi che si apprestano alle innumerevoli, vivaci ed inconcludenti riunioni, tra gli adepti, perché per conoscere il reale profilo di un cliente, bisogna oltreché obbligarlo a scrivere relazioni sul proprio stato d'animo agli uffici preposti, anche sentire di persona qual'è la sua tendenza. A questo proposito possiamo scrivere una equazione matematica che è linguaggio universale: "la comunità damanhur, sta all'amore, come l'amore in una riunione di nucleo"