Menu principale:
UCCIDERESTI UN CINESE, CHE NON CONOSCI, SAPENDO CHE LA TUA AZIONE POTREBBE PORTARTI ALL'ILLUMINAZIONE?...
Con questa premessa si attende la risposta dell'adepto, alla sua corretta risposta, verrà consegnato il primo quesito, ovvero la prima tappa dell'iniziato per assurgere alla illuminazione.
La giusta risposta è SI, e senza alcuna esitazione ogni adepto si appresta a premere un pulsante che ne simula l'azione.
E' il primo omicidio "rituale", con questa azione si rinuncia alla natura umana, in quanto la scelta incita alla sola sopravvivenza degli elementi scelti e legittimerà le future scelte per assicurare che la comunità prosperi al di sopra di tutto.
Questa simpatica usanza, assume nel tempo la partenità dell'esclusiva filosofia della associazione federazione damanhur, se non che col senno di poi, e con un poco di studio, si viene a scoprire che tutta quella saggezza aliena frutto di innumerevoli incarnazioni è molto più terrestre di quanto sembri ed i suoi "creatori" non si sono presi neanche il disturbo di cambiare il nome e la sostanza.
Ecco che improvvisamente compare un libretto di narrativa dal curioso titolo "il mandarino" e narra per filo e per segno la storia del presunto "pulsante del cinese", nella sottostante galleria di immagini alcune pagine del libro dove si legge la formula originale da cui è stata tratta.
Mentre nella foto in questo box l'articolo tratto dal qdq, il loro quotidiano interno, riporta analogie diverse:
Da questo articolo si evince il senso astratto che gli adepti della associazione federazione damanhur, danno alla vita umana.