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Lettera aperta
Alle Istituzioni Politiche
Alle Istituzioni Ecclesiastiche
A tutti coloro che hanno una pessima opinione di me.
A tutti coloro che conoscendo i fatti mi insultano senza neppure avermi conosciuto.
Alle persone preposte alle pubbliche relazioni della comunità damanhur.
A tutti coloro che affermano che il fenomeno settario non esiste.
A tutti coloro che sostengono che sia in atto una inquisizione contro la libertà di pensiero.
Qual'è il limite della tolleranza, per giustificare la libertà di pensiero?
Vorrei portare alla vostra attenzione un fatto che dovrebbe far discutere, ovvero come le notizie, troppo spesso parziali e personali siano contraddistinte da fugaci conoscenze di poche persone e riescano ad avvolgere la comunità damanhur in un alone spirituale immeritato. Dobbiamo considerare questo atteggiamento di promozione come una sorta di autoreferenziazione per sostenere che la propria scelta è limpida e le persone che fanno parte della propria sfera pure. Accade invece che le nostre aspettative vengono disattese, scatta l'autodifesa è la necessità di giustificare ogni cosa, sia situazioni amorali, sia l'imbarazzo di sentirsi improvvisamente in una situazione non desiderata. La formula vincente è “Non è vero io conosco bene quelle persone...” un mantra che lascia spazio solo alla personale imprudenza. La comunità damanhur non è etico-
per difendere un credo piuttosto che un altro ma per la coerenza nell’informazione, proprio in difesa di quella ostentata libertà di pensiero sbandierata come un vessillo morale dalla comunità damanhur. Nascondere le proprie intenzioni dietro tematiche modaiole come l'ecologia e le energie rinnovabili, cui tra l'altro le intenzioni non coincidono affatto con la realtà dei fatti è scorretto. Ricordo a tal proposito il tempio ipogeo che è un abuso condonato, la mancata risposta della comunità damanhur nel dichiarare dove sono state scaricate le tonnellate di materiale scavato nel tempio (questo è proprio poco ecologico) perché hanno la necessità di illuminare tutta la notte i loro territori, perché la tanto difesa natura deve lasciare spazio solo alle loro necessità economiche o magiche vedi palazzine in bioedilizia e i menhir di damjl e della baita, perché il Comune di Vidracco, il cui Sindaco e giunta sono adepti della comunità damanhur incassa la quota annua di sfruttamento della cava Torre Cives? Perché ha venduto la Vidracco Energia ad una azienda romana (Ki energy) senza consultare i comuni limitrofi per l'inceneritore? Quanti soldi ha riscosso il comune di Vidracco dalla vendita del progetto dell'inceneritore dalla Ki energy? Quanta ecologia c'è in un maestro illuminato che scorrazza per l'Italia ed all'estero con un Pullman a gasolio da circa un milione di euro, circondato da solerti inservienti? Queste e molte altre curiose vicissitudini, mettono sotto una luce diversa questa comunità. Non condanno l'idea che gruppi organizzati possano giungere a soluzioni applicabili al modello sociale o che rappresentino essi stessi una valida alternativa, condanno invece quelle realtà che si mimetizzano come benefiche, proponendo stili di vita mai sperimentati o nel caso, mai riusciti. Queste realtà si nutrono della buonafede delle persone e dei gruppi che svolgono seriamente il loro compito senza sensazionalismi. Io penso che in un dialogo aperto anche con altre realtà comunitarie, non debbano esserci secondi fini come l'autopromozione, non penso sia utile ascoltare teorie alternative ecologiste o sperimentazioni sociali che non hanno mai trovato alcuna applicazione pratica, ricordo a tal proposito che la comunità damanhur si sostiene solo alla rigida disciplina della scuola di meditazione, cui ogni cittadino di livello A o B residente è obbligato a frequentare. Trovo corretto aggiungere anche eventi di cronaca giudiziaria che hanno interessato il maestro spirituale e la comunità tutta. Mi riferisco alla condanna per evasione fiscale della guida spirituale, alle cause di lavoro ed alla cronaca che ha messo in evidenza la chiusura del loro centro salute per irregolarità amministrative. Certamente non si può non aggiungere le inchieste mediatiche di RAI3 off the report ed il libro OCCULTO ITALIA. Comprendo che ognuno possa e debba esprimere le proprie opinioni dal proprio punto di vista, ma sempre restando nel tema dell’oggettività. Anche la comunità IL FORTETO è crollata sotto le inchieste giudiziarie, così come la comunità ARKEON ha fatto la stessa fine, tutte e due interessate e legittimate in qualche modo da Sacerdoti e/o professionisti, che hanno messo ingenuamente a loro disposizione lo spirito di carità, di servizio ed amore per condividere sentimenti puri. Questo modus operandi non è certo ascrivibile a qualsivoglia utopia filosofica che si esprima attraverso la spiritualità. Così come loro, anche altre persone in buonafede si fidano di ciò che dichiarano, senza considerare che sono solo esternazioni di facciata. Trovo fondamentale l'onestà nel confronto, della comunicazione e relazione con le persone con le quali si stabilisce un dialogo, vuoi per lavoro, vuoi per puro diletto, vuoi per condivisione di una passione. Nascondere aspetti così determinanti in un dialogo aperto, sincero, propone solamente la malafede, una condizione sbilanciata di confronto in cui la parte interessata svolge solamente un ruolo fittizio per promuovere gli affari economici della propria comunità o filosofia. Sono indignato ed amareggiato per la leggerezza con cui vengono pubblicizzati certi luoghi, minimizzando situazioni, quando non addirittura esaltandole come solutorie dei mali del mondo. Il mio nome è Franco Da Prato e sono una persona fuoriuscita dalla comunità damanhur, ho perduto tutto abbandonando quella realtà, la mia fidanzata con la quale ho condiviso nove anni di percorso su dieci, i miei amici, il mio lavoro e circa dieci anni di contributi pensionistici, tutto questo perché ho deciso di non condividere più aspetti omertosi collegati a fatti criminosi come raccontati dalla cronaca. Questi eventi hanno di fatto annullato ogni legame che i giuramenti espressi in nome della rinascita dell'uomo nuovo, mi obbligavano al silenzio. Non possiamo riferirci alla rinascita dell'uomo quando questa ignora i principi fondamentali su cui si basa la carta universale dei diritti dell'uomo, le conquiste sociali del lavoro e della previdenza, della salute pubblica, della democrazia, dei diritti per i minori e di quelli per la donna, quando il riconoscimento di una persona si basa solo sulla propria capacità di produzione, chiamata meritocrazia o sul suo conto bancario nella comunità damanhur. Non ho rimpianti per la mia scelta, la vita è un insieme di scelte, il mio timone è la coerenza, se qualcuno sostiene che sia mosso da risentimento ebbene ha ragione, sono risentito, indignato, ed amareggiato per essere stato raggirato nei miei sentimenti ed offeso nella mia intelligenza da personaggi con pochi scrupoli.
Io penso che in questo periodo storico, caratterizzato da una profonda confusione mediatica, sia quantomai necessario promuovere una accurata selezione delle realtà esistenti, attraverso l'uso di nuovi strumenti di indagine più accurati e selettivi, rispettosi della dignità e dei diritti umani sanciti nella carta dei diritti universali dell'uomo. Lasciando le cose come stanno c'è il rischio che alcune realtà immature, come la comunità damanhur, inquinino il vero senso della ricerca spirituale ed ecologica di questo tempo a danno di tutti gli altri gruppi seriamente motivati.
Riassumo i punti cardine di questa riflessione:
1) Quale libertà di pensiero impone di nascondere alle persone di confessione cattolica e di altre confessioni anche non cattoliche la vera natura della comunità damanhur, considerata etico-
2) Come può colui che ha espresso giuramenti di totale adesione alla causa della comunità damanhur, alla fedeltà incondizionata al maestro, alla comunità ed alla loro costituzione, occupare ruoli istituzionali giurando anche sulla Costituzione Italiana?
3) Qual'è il limite di decenza in cui è considerato volontariato una attività di servizio svolta all'interno della comunità damanhur, cinque giorni su sette con orario d'ufficio e remunerata con moneta complementare senza contribuzioni pensionistiche?
4) Su quale principio pedagogico si fonda l'indottrinamento dei minori nella comunità damanhur, partecipanti fin dalla nascita ad ogni sorta di rituale magico?
5) Quali sono le conquiste sociali della sperimentazione sociale nella comunità damanhur di cui si fregiano, quando secondo le notizie del loro quotidiano interno la situazione relazionale delle persone nei gruppi umani è disastrosa?
6) A quale filosofia si accosta l'evasione fiscale del loro maestro spirituale ?
7) Qual'è la differenza tra silenzio iniziatico ed omertà?
In fede
Franco Da Prato
Persona fuoriuscita (per fortuna) dalla comunità damanhur