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Capro espiatorio

Vergogna!

Perché capro espiatorio?


Molti lettori che seguono questo sito ed il mio blog mi hanno chiesto come mai un titolo dall'aspetto così forte, ma anche curioso, certamente la mia idea era fornire anche nel titolo uno spunto di riflessione. il termine caproespiatorio possiede un suo significato un comportamento attribuito ad un soggetto da un gruppo/branco. Usando come convenzione una scala di valori è in misura minore uno stato di violenza psicologica assimilabile al mobbing ed allo stalking. Siamo infatti nella sfera della violenza psicologica che differisce da quella fisica in quanto la vittima si autodebilita perché giudicata arbitrariamente dal gruppo/branco indesiderata. E' la panacea di tutte le paure del gruppo/branco concentrate su un individuo fino a convincersi della responsabilità dei personali fallimenti. Curioso sapere che questa metodologia nasce e si sviluppa con la filosofia ecologico spirituale della comunità damanhur.  La comunità damanhur è riconosciuta legalmente con l'associazione di promozione sociale damanhur, dobbiamo anche capire come può una associazione APS ignorare il proprio Statuto associativo, ma questo è un altro argomento. Come sostiene in un suo scritto il portavoce della comunità damanhur Silvio Palombo alias Stambecco pesco: "chi esce dalla comunità diviene un elemento non più dialogante" A far fede a quanto dichiarato quando si esce da quella comunità in "amicizia" o meno si perdono i contatti e la complicità sociale che c'erano durante la "fratellanza". Non potendo condividere i segreti della comunità avviene un veloce distacco, come una difesa organica, tutto ciò che è parte della comunità è buono tutto ciò che è esterno o lo diventa, è una possibile minaccia e va trattata col massimo distacco. La pena per l'adepto che ignora questi ordini è il suo progressivo allontanamento o la difficoltà di accedere ad incarichi di responsabilità al suo interno. Questa regola include anche i rapporti famigliari con genitori, fratelli e parenti, lo posso dichiare per esperienza vissuta, gli adepti della comunità damanhur acquisiscono una doppia identità quella di ruolo con la società esterna e quella di adepto iniziato per le funzioni interne alla comunità. Sono due facce della medesima realtà una occulta e l'altra palese è con questo sistema che le persone vengono affascinate e coinvolte nella comunità, spesso i sentimenti giocano un ruolo fondamentale nella coesione del gruppo o nell'arruolamento di persone. Come ogni bel sogno è solo al risveglio che possiamo determinare se sia realmente accaduto o meno. Tante, troppe persone giudicano la comunità damanhur superficialmente, attraverso cioè l'aspetto esteriore interpretato dal ruolo sociale. Questo è ciò che si aspettano, ciò per cui il loro costante proselitismo vuole ottenere.
Franco Da Prato

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