Strumenti magici - Caproespiatorio

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IL CONCETTO DI MAGIA


Per creare una qualsiasi tipo di realtà è necessario affiancare alla filosofia, materiale concreto, tipo oggetti ed edifici tipo templi o luoghi riconosciuti. Come nella sceneggiatura di un film, dove la cultura si costruisce a tavolino, insistendo sui dettami della filosofia. Tuttociò avviene quindi non per magia come si vorrebbe fare intendere, ma per semplice trasfusione di cultura da un essere intelligente ad uno meno intelligente. Il suo seguito o suoi seguaci vengono a formarsi quasi naturalmente, rafforzati da quegli eventi che si sono verificati come predetto. Nel tempo la eco delle gesta del guru sarà trasportata principalmente dalla cerchia più ristretta, e assumerà vita propria indipendentemente dalle gesta reali del guru. Nasce il mito, che soppianta l'uomo, in fondo come si può discutere e risolvere la questione "uomo" partendo dal punto di vista umano? Non sarebbe concettualmente possibile, ecco che il mito che racconta di un uomo divenuto superuomo si occupa delle faccende umane e possiede tutti carismi per farlo. Col tempo però la questione si complica perché la filosofia prevede che l'uomo una volta liberato da imprecisate imperfezioni può diventare come Dio. Allora il Guru ed il suo Staff di fedelissimi alza il tiro e lo elegge a coscienza pura incarnata, ovvero una intelligenza simile che conosce i segreti della divinità. La peculiarità di questa credenza è rafforzata dal concetto che egli occupa una forma mortale imperfetta come il corpo umano e quindi lo fa diventare ponte tra l'uomo ed il divino. Quando attua un prodigio e si risolve al meglio si esalta la sua capacità divina, quando il prodigio non riesce si punta il dito verso la parte umana imperfetta. In ogni modo il giochino psicologico cui gli adepti assistono è quello della carota e del bastone.

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