Ecologia - Caproespiatorio

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Ecologia

Le bufale

ECOLOGIA,  dalle IDEE ai FATTI...


Vediamo come ci sono riusciti...


Questa immagine ed il testo è tratto dal loro sito web!


Questa immagine ed il testo è tratto dal loro sito web!

Mai in nessuna epoca che la storia ricordi è esisistito una così elevata civiltà, quale migliore opportunità per poterla studiare e magari riuscire a replicarla nella nostra ormai vetusta società industriale.
Cominciamo con una serie di post dedicati al concetto di ecologia dal punto di vista della comunità damanhur, per farlo valuteremo alcuni aspetti di questa loro ricerca che hanno segnato alcune tappe nella loro esistenza. Immagini e storia che raccontano l'idea di ecologia e rispetto ambientale.

DAMANHUR e L'ECOLOGIA DUE SPONDE OPPOSTE! 1

IL BOSCO SACRO


Qualche ettaro di terreno in salita e discesa, qualche dirupo. Un bosco riconvertito a castagni, le piante autoctone più antiche si contano sulle dita e sono querce. Gli alberi di castagno sono di taglia medio/piccola e relativamente giovani. Alla fine dopo aver speso tanti soldi, in un area non redditizia, bisogna inventarci una storia, ed ecco che sulla falsa riga della cultura delle "Masche" (le streghe) del Canavese, si affacciano sul bosco dei damanhur gli spiriti di natura che mai nessun abitante aveva visto o sentito. Ma si sa i damanhur usano la magia e ciò che non esiste lo creano dal nulla. Ecco che nasce il bosco sacro, un fazzoletto di terra e piante, che col tempo è stato invaso da curiose pietre rotonde, molto simili a quelle di fiume a disegnare strane forme sui prati. Un modo simpatico per tentare di ferire la fauna? Chissà il via vai di mezzi per trasportare tutte quelle tonnellate di pietra, ma tanto in quella natura incontaminata chi si ne accorge di un aumento di scarico e micropolveri. Intanto per quieto vivere la fauna si sposta altrove, la flora non potendo, accetta con dignità il suo destino. Gli adepti decidono che serve una strada carrabile che colleghi tutti i siti del bosco e così altre piante vittime si sacrificano "all'uomo nuovo" poi la strada viene illuminata. Sì, una distesa infinita di lampioni e chilometri e chilometri di cavo elettrico serpeggiano per il bosco sacro. Un segno dal cielo, recita una storia dei damanhur, fulminò la rete elettrica e da quel giorno nessun lampione illuminò più il bosco sacro, con buona pace della fauna ancora residente specie quella notturna che cominciava a soffrire di depressione. Oggi i lampioni restano conficcati nel terreno come lapidi a ricordo del misfatto. Li toglieranno mai?
Col tempo la sensibilità dei damanhur sulla natura si fece sempre più attenta ed ecco che un nuovo insediamento prese vita nel bosco. Il Villaggio Arboricolo un insieme di casette su palafitte a ridosso dei castagni con la sua intricata rete di scavi per la posa dei cavi e delle fognature del villaggio. Una rete internet wireless e gli scarichi delle caldaie sulle fronde degli alberi fanno da corollario all'idea tutta damanhuriana della ecologia e della natura. Ma il piatto forte è il movimento dei veicoli privati nel bosco, dentro al bosco, grazie alle strade di collegamento, che se in situazioni normali raggiunge i sessanta mezzi, durante i grandi rituali dei solstizi ed equinozi raggiunge anche i duecento mezzi, secondo me manca un distributore di benzina, vicino ad un castagno magari. E così termina anche questa favola che vede i suoi adepti iniziati celebrare la natura con i loro rituali, mettendo in fuga gli animali del posto...


interno casetta villaggio arboricolo


Un grattacielo nel bosco!


Facciamo spazio nella natura per la magia!

Si facciamo spazio!

Serve tanto spazio!

Curiosa formazione "naturale" di dolmen nel bosco!


Tutto lo spazio che serve!


Ed anche di più!




































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