Ecosocietà Economica - Caproespiatorio

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Ecosocietà Economica

Vergogna!

ECOSOCIETA' ECONOMICA
ovvero il lato inesplorato del sistema comunità


Potrà apparire eccessivo questo modo di osservare la realtà comunitaria, ma se riusciamo a superare con discernimento gli ideali di giustizia, di ecologia, di spiritualità ci accorgiamo ben presto che una comunità spirituale organizzata possiede una struttura sociale simile a quella aziendale. Serve per dirigere al meglio le persone verso svariati compiti manovali o di altro tipo, per far accrescere la "ricchezza comune" anche se la legale rappresentanza appartiene a pochi. Per risolvere il cavillo fiscale tali comunità si organizzano sotto l'egida dell'associazinismo. Questo riconoscimento giuridico consente anche se in maniera minore opportunità di creare attività o vendere prodotti autoprodotti, senza incappare in controlli del fisco, tranne nei casi in cui come per la comunità damanhur il tesoretto acquisito negli anni aveva fatto insospettire il fisco e non come si pensa ad una spiata di qualche fuoriuscito geloso. Tale verifica interessò anni avanti anche direttamente il guru della comunità Oberto Airaudi, cui gli venne contestata una evasione in quattro anni di verifiche fiscali 2,2 milioni di euro, in seguito patteggiati.
Riassumendo questo primo concetto le comunità i movimenti spirituali organizzati, possiedono una struttura tale progettata a tavolino, con progetti che si protraggono molto avanti nel tempo, le famose linee guida che spesso i guru amano raccontare come sogni profetici ai loro adepti. L'associazionismo non prevede alcun profitto ma nel caso vi fosse è possibile reinvestirlo in altre attività promulgate dalla associazione stessa, i soci prestano la loro opera volontariamente, l'associazione può avvalersi di consulenti o figure professionali esterne pagate per assolvere agli obblighi contenuti nello statuto dell'associazione.
In una struttura come quella della comunità damanhur i conflitti di interesse tra aziende regolarmente iscritte ed appartenenti agli adepti più abbienti e il lavoro volontario come necessità associazionistica si intrecciano in maniera tale per cui alcuni lavori non retribuiti finiscono a vantaggio delle aziende, poi sarà la retorica della comunità a dichiarare che comunque anche le aziende contribuicono economicamente alla crescita ed al mantenimento della comunità, ma questa è solo una dichiarazione di regime. La realtà è che la ricchezza totale della comunità è suddivisa tra pochi adepti, ma alla contribuzione partecipano tutti in fede a quel sentimento fasullo di condivisione. Nella comunità damanhur si sono verificati aggiustamenti legali nelle aziende per poter sostenere nuove esigenze nate anche dal contributo gratuito (terrazzatura, come viene chiamata nella comunità damanhur) delle persone/adepti. Ognuno si sente parte di qualche progetto della comunità, serve per stabilire un legame d'identità con gli altri i più fortunati, i soli in realtà, condividono il tesoretto economico. Per mantenere fede agli impegni queste realtà comunitarie organizzate possiedono una disciplina data dalle rigide regole di una scuola esoterica, o di un movimento religioso o di sviluppo del potenziale umano. In genere battesimi o giuramenti suggellano i patti a cui ogni adepto deve sottostare. Ecco che i doveri si assommano a quelli dell'associazionismo, quindi il motore economico della comunità è rappresentato dal lavoro volontario degli adepti dai suoi acquisti per la scuola di esoterismo o percorso di sviluppo del sè e dal contributo individuale per il proprio mantenimento per coloro che ci vivono. Quindi ogni proprietà immobile composta da terreni e case vengono mantenute da i loro abitanti, coltivazioni consumi riparazioni ma la proprietà legale di questi immobili appartiene solo a qualcuno. Questo è un sistema rapido per ottenere immobili abitativi sempre in ordine, laddove qualcuno non abbia magari l'idea di investirci denaro per ristrutturarli.
Franco Da Prato

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